Le professioni che si possono svolgere lontano dall’ufficio sono sempre di più: basta solo un computer, e qualsiasi luogo si può trasformare nel nostro personale ufficio per lavorare e metterci in contatto con i nostri clienti. Tutto quello che è necessario avere è un buon notebook per smart working, così che il nostro device possa diventare il nostro più valido alleato a cui affidare il lavoro svolto. Ma come si sceglie un notebook per smart working? In commercio troviamo davvero un’ampia scelta, forse così tanta che finisce solo per confonderci. Online, però, esistono diversi siti che forniscono consigli di esperti del settore, così da guidarci nel nostro shopping tecnologico, come ad esempio Acquisto Quotidiano.
Come si sceglie il notebook per smart working?
Scegliere il giusto notebook per smart working può davvero fare la differenza. I fattori da prendere in considerazione sono molteplici, ma dipende anche da cosa si ha bisogno e da che lavoro si deve svolgere.
L’hardware e la RAM. La funzionalità del notebook per smart working dipende da questi due elementi, per cui è necessario valutarne l’efficienza e la potenza. Infatti i processori divisi in più core sono i migliori, soprattutto quando si deve lavorare, e sono in grado di elaborare le immagini in modo più definito. La RAM, invece, indica la memoria del computer, con la quale elabora i dati di cui ha bisogno durante l’esecuzione: un buon notebook per smart working non deve avere una RAM inferiore ai 4 GB.
Il peso, grandezza e batteria. Queste tre caratteristiche devono essere considerate in base al proprio stile di vita. Se si tende a viaggiare o a spostarsi spesso, infatti, sarà meglio optare per un modello con un peso ridotto, cosa che potrà ovviamente andare a influenzare anche la grandezza, compresa quella dello schermo; e con una batteria che abbia una lunga durata.